Madonna della pappa
Bernardo Strozzi
1620 c.
olio su tela
92 x 68,5 (senza cornice);
115,5 x 96 x 4 cm (con cornice)
Anno di acquisizione 1984-1993
N. Catalogo A42
Inv. 0051
Provenienza
Questa rappresentazione molto tenera della Vergine col Bambino, uno sguardo sulla realtà quotidiana di una madre con il figlio, ha radici lontane nella tradizione fiamminga rinascimentale, ed è un soggetto molto fortunato nella produzione di Strozzi e della sua bottega.
Il dipinto è passato nella raccolta molto mobile di Mario Viezzoli, interessante figura di collezionista e marchand-amateur vissuto nella Genova del secondo dopoguerra1.
La qualità originale dell’opera è compromessa dallo stato conservativo, visto che si riscontrano impoverimenti diffusi della pellicola pittorica e piccole lacune risarcite con intervento imitativo; il restauro pittorico è particolarmente evidente sui carnati del Bambino. Nonostante questa constatazione, rimane intatta la dolcezza dell’immagine, con la figura della Vergine che, stringendo al petto il Bambino, è ritratta nell’atto di imboccarlo. Una scena di intima vita familiare, sottolineata dall’abito informale della giovane madre, il cui perfetto ovale del volto luminoso è il fulcro dell’intera scena.
Questa rappresentazione molto tenera della Vergine col Bambino, uno sguardo sulla realtà quotidiana di una madre con il figlio, ha radici lontane nella tradizione fiamminga rinascimentale, ed è un soggetto molto fortunato nella produzione di Strozzi e della sua bottega2.
Il registro dei tempi per questa opera infiammata dai rossi che accendono
i carnati, omaggio alle soluzioni cromatiche importate a Genova da Rubens, si misura grazie al confronto con opere di Strozzi di maggiore impegno e qualità ma consentanee, quali la Santa Cecilia e la Santa Caterina d’Alessandria già Doria, conservate rispettivamente al Nelson-Atkins Museum di Kansas City e al Wadsworth Atheneum di Hartford, assegnabili a una data di poco precedente al 1620 (figg. 1, 2)3.
[Alessandro Morandotti]
Fig. 1. B. Strozzi, Santa Cecilia, 1618-1620. Kansas City, The Nelson-Atkins Museum of Art.
Fig. 2. B. Strozzi, Santa Caterina d’Alessandria, 1618-1621. Hartford, Wadsworth Atheneum Museum of Art.
1 Gonzáles-Palacios 1997, pp. 180, 181; Orlando 2000, ad indicem.
2 Per alcune versioni autografe, con minime varianti rispetto a questa della Collezione Cerruti, si veda Manzitti 2012, pp. 130-131, nn. 125 e 127; per un ulteriore elenco di redazioni sul tema si veda Mortari 1966, p. 136.
3 Sui due dipinti si veda ora Manzitti 2012, pp. 96, n. 53, 98, n. 56.