La Vergine con il Bambino

Simon Vouet

1635 c.
Olio su rame
48,8 x 36,7 cm
Anno di acquisizione 1988


Inv. 0024
N. Catalogo A23


Provenienza

Esposizioni

Bibliografia

La Vergine con il Bambino della Collezione Cerruti può essere ricondotta al periodo francese di Vouet, all’inizio degli anni trenta. 

 

Simon Vouet nasce a Parigi il 19 gennaio 1590. Figlio del pittore Laurent Vouet, riceve dal padre le prime lezioni d’arte conseguendo presto importanti risultati, che gli consentono di ottenere precoci commissioni come ritrattista già all’età di quattordici anni, quando si reca a Londra per effigiare una nobildonna. Il seguito della sua fortunata carriera lo porta a lavorare prima a Costantinopoli, sempre come ritrattista, poi per circa quindici anni in Italia, dove soggiorna nelle principali città, tra cui Venezia, Roma, Genova, Milano, Bologna e Firenze. A Roma nel 1613 si inserisce tra gli artisti francesi attivi nella capitale pontificia e guarda con attenzione alle opere degli esponenti della corrente caravaggista con il supporto di collezionisti del livello di Cassiano Dal Pozzo e della famiglia Barberini. Nel corso degli anni lo stile dell’artista evolve gradualmente dalle atmosfere tenebrose a una più ariosa teatralità, modellata prima su Lanfranco e Gentileschi, poi su Fetti e Lyss. Nel 1627 all’apice del suo successo Vouet viene richiamato a Parigi dal re di Francia, che gli conferisce la carica di primo pittore di corte. L’artista conduce inoltre un’importantissima bottega, che manterrà il suo primato fino al ritorno di Poussin in Francia, che all’inizio degli anni quaranta determinerà un progressivo mutamento del gusto. 

La Vergine con il Bambino della Collezione Cerruti può essere ricondotta al periodo francese di Vouet, all’inizio degli anni trenta. André Félibien ricorda infatti che in quel periodo «il a fait un grand nombre de Vierges, et avoit mesme un talent particulier pour les bien représenter»1. Questa fortunata serie è probabilmente ispirata dalle celebri Madonne «à mi-corps» di Jacques Blanchard e ha riscosso un vasto successo, amplificato dalla diffusione di dodici stampe prodotte sotto la supervisione dell’artista e della sua bottega. L’esemplare Cerruti può essere considerato il prototipo dell’incisione realizzata da Michel Lasne nel 1638, anno che fissa un termine ante quem anche per la datazione dell’opera in esame2. Brejon de Lavergnée l’ha definita di «belle facture» e l’ha posta a confronto con la copia conservata al Museo di Nîmes, caratterizzata invece da qualità inferiore3. Si conoscono inoltre un’altra versione del dipinto su tela4 e un disegno preparatorio per la figura della Vergine vista di profilo voltata a sinistra conservato allo Statens Museum for Kunst di Copenaghen5

Simone Mattiello

 

Parigi 1990-1991, pp. 294-296.

2 Crelly 1962, cat. k, p. 236; Parigi 1990-1991, p. 294.

3 Brejon de Lavergnée 1987, cat. XCVII, pp. 134-135.

4 Christie’s, New York, Important Old Master Paintings and Sculpture, 28 gennaio 2009 (lot. 44).

5 Brejon de Lavergnée 1987, cat. XCVII, pp. 134-135.