Hypnerotomachia Poliphili

Francesco Colonna

1499
ambito veneziano
in-folio (325 x 215 mm)


Legatura eseguita dal Maestro detto «Fleur-delis-Binder» in pelle di capra marrone, impressain oro con linee a secco che formano un motivoa riquadri con fioroni agli angoli e con sgorbie,fiori di loto in oro pieno, fioroni e motivi fitoforminel pannello centrale. Sul piatto anteriore sonopresenti il titolo e l’ex-libris del proprietario, JeanGrolier, nella forma «Io.Grolierii et amicorum»;sul piatto posteriore, il suo motto: «Portiomea D[omine] sit in terra viventium». Labbriimpressi in oro; rimbocchi con linee a secco.Tracce di due coppie di bindelle. Cucitura asei nervi allumati (?), allacciati, che formanosei nervature in rilievo sul dorso, decorate dauna linea impressa in oro; sette compartimenti,con linee, tratteggi e piccoli fioroni impressi inoro. Cuffie con tratteggio dorato. Capitelli inseta blu, ad anima doppia con un nodino. Taglidorati. Controguardie in carta bianca e due foglidi guardia liberi.Sul frontespizio, scritto a mano: «Petri francisciCremo Doctoris Veronensis» e un timbro conle iniziali coronate «C/OG»; note manoscrittedel Settecento e dell’Ottocento sulle cartedi guardia. Ex-libris di Georges Wendling(Austin 142) (MMF) 234 cc.nn., 172 incisionixilografiche attribuite a Benedetto Bordon,11 delle quali a piena pagina (la celebreraffigurazione di Priapo non censurata), per leillustrazioni si sono ipotizzati anche i nomi degliartisti Andrea Mantegna, Raffaello, GiovanniBellini; all’interno, 39 capolettera xilografatia formare un acrostico che rivela il nomedell’autore «Poliam Frater Franciscus ColumnaPeramavit» (Frate Francesco Colonna amòmoltissimo Polia).
Aldus
Venezia


N. Catalogo A472
Inv. 0528


Provenienza

Bibliografia

Francesco Colonna, Hypnerotomachia Poliphili, Aldus, Venezia, 1499

Editio princeps del più celebre ed enigmatico libro del Rinascimento italiano, nonché capolavoro tipografico del più grande stampatore della storia, il veneziano Aldo Manuzio. Il testo è stato attribuito, ma ancora permangono incertezze, al frate domenicano Francesco Colonna, dopo secoli di studi controversi e appassionati che hanno sempre messo in luce la suggestiva incomunicabilità dell’opera. Il libro, acquistato da Francesco Federico Cerruti nel 2000 presso la Librairie Sourget di Parigi, è una sorta di viaggio iniziatico e onirico, di uno straordinario simbolismo evidenziato in ognuna delle splendide e raffinate illustrazioni che si intrecciano indissolubilmente con il testo. Il titolo è così traducibile: «La battaglia d’amore in sogno di Polifilo», dove si mostra che tutte le cose umane altro non sono che sogno e dove, nel contempo, si ricordano molte cose degne in verità di essere conosciute. Il testo narra di vicende particolarmente intrecciate a significati oscuri, emblemata e rinvii ermetici, e, come detto, le interpretazioni sono molte e ancora aperte, benché pare certo che si presentò come una sorta di enciclopedia umanistica. I luoghi dell’Amore costituiscono tappe in un cammino che porta alla sapienza. Alla ricerca di Polia, il suo amore perduto, Polifilo viene condotto attraverso un fantastico mondo onirico di rovine di templi, piramidi, giardini classici, obelischi, feste baccanali, prima di trovare Polia e ottenere l’ultima illuminazione al cospetto del tempio di Venere.

Roberto Cena

 

La legatura dell’Hypnerotomachia Poliphili è stata realizzata a Parigi per Jean Grolier. Grolier nasce negli ultimi mesi del 1489 o nei primi del 1490, figlio di Étienne Grolier, ricco mercante lionese. Viene educato, in parte a Parigi, dall’umanista italiano Gaspar Argilensis. Entra poi al servizio di Luigi XII come «notaio e segretario del re». Alla morte del padre, nel 1509, diventa Tesoriere generale del Ducato di Milano, conquistato dai francesi nel 1499, e mantiene questo incarico dal 1509 al 1512 e dal 1515 al 1521. Nel 1520 sposa Anne Briçonnet. Viene preso prigioniero con Francesco I nella battaglia di Pavia del 1525 dopodiché torna in Francia e trascorre il resto della vita a Parigi. Nel 1532 è uno dei Tesorieri di Francia e da allora fino al 1555 ricopre cariche pubbliche in ambito finanziario. Muore il 22 ottobre 15651.

Grolier era un appassionato collezionista di libri e acquisisce e rilega i suoi primi volumi in Italia, per la maggior parte a Milano. Nel corso degli anni possiede tre biblioteche personali: quella milanese, andata perduta almeno in parte nel 1512 o 1521; la prima biblioteca francese, dispersa nel 1536 a causa di una vendita forzata; e la sua ultima biblioteca, che al momento della morte vantava probabilmente 300-400 edizioni diverse. Durante la permanenza in Francia, Grolier impiega almeno diciassette diversi legatori parigini. A un certo punto della sua vita possedeva cinque copie dell’Hypnerotomachia (1499) rilegate da quattro Maestri diversi. La legatura qui descritta è opera del cosiddetto «Fleur- de-lis-Binder», attivo probabilmente nel 1536 e al servizio di Grolier tra il 1538 e il 1540 circa. Sono note venti rilegature realizzate per lui da questa bottega.

Mirjam Foot

 

1 Si vedano Nixon 1965; Austin 1971 (i numeri di cui sopra si riferiscono a questo catalogo); Hobson A. 1999.